Lo smart-working è definito nell'ordinamento italiano come "una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzaione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell'attività lavorativa".

Negli anni si è consolidata una concezione positiva della tecnica di smart-working, strumento sempre più diffuso ed utilizzato in differenti settori lavorativi, con comprovati incrementi di produttività e diminuzione dell'assenteismo.

Nonostante i benefici apportati alle aziende e ai singoli, lo smart-working introduce anche una serie di rischi, quali difficoltà di comunicazione tra la forza lavoro, l'isolamento sociale e la ridotta separazione tra la vita personale e l'attività lavorativa.

Il lavoro in completa autonomia impone all'individuo l'abilità di gestire il proprio tempo al meglio e pianificare il lavoro in base agli obiettivi da conseguire, riconoscendo le priorità e organizzando il proprio lavoro in base alle scadenze. Allenare tali competenze è di fondamentale importanza per riuscire ad essere efficienti e produttivi anche lavorando da casa; come disse l'imprenditore Sir Richard Branson "Da qui a trent'anni, con l'avanzare del progresso tecnologico, la gente guarderà al passato e si domanderà perché gli uffici siano mai esistiti", ma per ottenere ciò, dobbiamo essere in grado di amplificare le nostre capacità a favore di un autogestione funzionale di se stessi e del proprio lavoro.

Creare nella propria abitazione un ambiente riservato esclusivamente al lavoro contribuisce al benessere dell'indiviudo e alla suo rendimento per due motivi principali:

• Aiuta ad evidenziare la separazione tra l'ambiente familiare e l'ambiente lavorativo; ricreare un personale ufficio, uno studio dedicato solo alla propria persona, che gli altri componenti della familia rispettano come ambiente lavorativo, evitando di interrompere l'attività, permette al lavoratore di raggiungere uno condizione mentale in cui si trova a lavoro anche senza uscire di casa;
• Avere uno spazio adibito a luogo di lavoro permette al soggetto di rispettare facilmente le tempistiche dell'ufficio, quindi le ore di lavoro e le rispettive pause, senza incappare in un overwork disfunzionale

Per i soggetti più inclini a soffrire di solitudine dovuta al contesto in cui lo smart-working li immette, può essere un'alternativa valida variare il contesto lavorativo, per esempio, svolgendo il proprio lavoro in ambienti sociali, quali bar, internt point, o qualunque ambiente esterno alla propria dimora dotato di connessione wi-fi.

Un'altra opzione per combattere la solitudine può essere ritagliarsi momenti della giornata lavorativa ad attuare attività sociali, come un semplice caffè con gli amici o con i familiari. 

Ricordarsi comunque che l'attività di smart-working prevede sempre l'esporsi ad una continua comunicazione interna, tramite teleconferenze, chat, mail e chiamate video.

Ritrovare nella piena libertà la capacità di pianificare efficacemente il proprio tempo in funzione delle attività da svolgere, senza lasciarsi prendere dal caos e dall'ansia della troppa libertà, è la chiave dell'incremento del benessere e della produttività che lo smartworking può donare ai dipendenti.