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Ognuno di noi ha avuto una mattina in cui il recarsi a lavoro era l'ultima cosa desiderata. Ma cosa succede se la mattina successiva, e quella successiva a quest'ultima, la voglia e l'entusiasmo di andare a lavoro non tornano? E' necessario comprendere il nostro malessere, individuare nella nostra professione i fattori scatenanti

La sindrome del Bore out e quella del Burn out vanno riconosciute immediatamente dal diretto interessato e soprattutto individuate dai colleghi: è fondamentale costruire e mantenere un ambiente lavorativo stimolante e sereno, cercando in ogni modo di prevenire tali sindromi, conservando alto il morale dell'azienda.

Il Bore out comporta sintomi analoghi al Burn out: fisicamente si hanno problemi digestivi, emicrania, dolore alla schiena, insonnia, tremori, ulcere; psicologicamente si ha demotivazione, ansia, tristezza, insoddisfazione, frustrazione, depressione fino alla distruzione della personalità.

Le cause del Bore out possono essere la mancanza di attività stimolanti, mancanza di promozioni, mancanza di benefit aziendali, attività lavorative monotone, mancanza di riconoscimento e apprezzamento. I dipendenti che soffrono di Bore out adottano strategie di coping che creano l'apparenza di essere già sotto stress:

- la stretch your work strategy è l'elaborazione di attività in modo tale che richiedano molto più tempo del necessario;

- la pseudo commitment strategy è finzione, l'impiegato camuffa l'inoperatività con strategie come pranzo alla scrivania o rimanere oltre l'orario d'ufficio;

boreout

La prevenzione parte dai dirigenti con la valutazione della prestazione concreta e non delle ore trascorse e con la verifica dell'equità della ripartizione del lavoro all'interno di un team;

Un lavoro sotto stimolante si può trasformare in uno soddisfacente:

- comprendendo le cause della nostra noia;

- facendo una sessione di consulenza professionale o brainstorming, per trovare nuove idee;

- partecipare a progetti di volontariato o borse di studio all'interno della nostra azienda;

- lavorare con un coach per costruire un significato per il nostro lavoro;

Chi invece soffre di Burn out non riesce più a trarre alcuna soddisfazione dai suoi successi in campo professionale, completamente privo di energie.

I fattori predisponenti sono una situazione di costante stress in campo lavorativo, non avere alcun potere decisionale e aspettative poco chiare, un contesto poco sereno con colleghi poco collaborativi, attività estremamente ripetitive e monotone.

Le categorie più a rischio sono persone che si identificano esclusivamente nella loro carriera professionale, individui troppo esigenti con loro stessi e che non chiedono mai la collaborazione degli altri e coloro che svolgono una professione in settori in cui l'obiettivo è di essere un aiuto\sostegno per gli altri.

Hays, leader nella ricerca e selezione del personale hanno stilato una serie di suggerimenti e idee che i manager dovrebbero seguire per scongiurare l'insorgere del Burn out:

- qualità, i migliori risultati non dipendono dalla quantità di ore ma dall'impegno profuso;

- valutare gli straordinari, se sono troppi, alleggerire il team assumendo un nuovo componente;

- rivedere la cultura aziendale, mettendo al primo posto il benessere dei dipendenti e creando programmi di assistenza garantendo aiuti efficaci;

- policy no-mail, limitare esclusivamente alle ore lavorative la cultura del "perennemente connesso e sempre raggiungibile", allegerendo lo stress derivante;

I dipendenti sono la linfa di ogni azienda, è fondamentale prendersene cura, prevenire le potenziali malattie e curarle appena si instaurano.

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